10 Settembre Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio

10 Settembre Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio

 

Oggi, 10 settembre, è la giornata mondiale per la prevenzione del suicidio.
Il suicidio è la seconda causa principale di morte tra i 15-29 anni: ogni 40 secondi, qualcuno muore per suicidio.
I suicidi possono essere evitati! E’ importante saper cogliere i segnali che l’altro invia, è importante stare vicino alle persone che soffrono così tanto da vedere nel suicidio l’unica via d’uscita.
Ecco alcuni fatti e alcuni miti che il Servizio per la Prevenzione del Suicidio, Ospedale Sant’Andrea, Sapienza Università di Roma ha descritto, la loro conoscenza può essere utile a tutti.

 

Mito: le persone a rischio di suicidio raramente ne parlano.
Fatto: spesso danno dei segnali verbali della loro intenzione. Studi riportano che almeno 2/3 degli individui deceduti a causa del suicidio avevano espresso la loro intenzione di metterlo in atto.
Mito: le persone suicide sono determinate a morire.
Fatto: molte persone sono indecise sul vivere o sul morire, e “scommettono” con la morte, lasciando agli altri il compito di salvarli. Quasi nessuno commette il suicidio
senza lasciar sapere agli altri come si sente.
Mito: una volta che una persona è suicida, lo è per sempre.
Fatto: gli individui che vogliono uccidersi sono “suicidi” solo per un periodo limitato di tempo.
Mito: il miglioramento che segue ad una crisi di suicidio significa che il rischio di suicidio è terminato.
Fatto: molti suicidi avvengono nell’ambito dei tre mesi che seguono l’inizio del “miglioramento” quando l’individuo ha l’energia sufficiente per mettere in atto i suoi pensieri.
Mito: il suicidio colpisce molto di più i ricchi, o all’opposto si verifica quasi esclusivamente tra i poveri.
Fatto: il suicidio è molto “democratico” ed è rappresentato proporzionalmente in tutti i livelli della società.
Mito: tutti gli individui suicidi sono malati mentali, e il suicidio è sempre un atto compiuto da una persona psicotica.
Fatto: lo studio di centinaia di note sul suicidio indica che sebbene la persona suicida sia molto infelice, non necessariamente è malata mentale.
Mito: la persona suicida vuole morire e ritiene che non ci sia il modo di tornare indietro.
Fatto: la persona suicida spesso si sente ambivalente sul voler morire.
Mito: parlare di suicidio può dare l’idea di commettere il gesto.
Fatto: molti soggetti alle prese con problematiche psichiche e fisiche hanno già con siderato il suicidio. La discussione aperta dell’argomento aiuta la persona in crisi a
capire meglio i suoi problemi e le possibili soluzioni e spesso fornisce sollievo e comprensione.

 

Fonti:

 

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